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il rifugio antiaereo di piazza grandi

Un progetto di Anna Zapparoli

odissee in uno spazio

Potenza espressiva degli spazi: il rifugio antiaereo di piazza Grandi parla già da solo. La fontana fu costruita nel 1936 per mimetizzare il rifugio, che fu usato soprattutto nel 1944: ha dunque contenuto odissee individuali, e appena entri lo senti. Si trattava di un “rifugio popolare”, i secchi appesi a ganci per l’acqua potabile, altri secchi per i bisogni corporali (c’erano anche “rifugi signorili”). Teneva fino a 450 persone. Delle 24 stanze, quelle attualmente agibili sono sei: faremo un racconto sulla “quotidianità” di 6 guerre, raccontata da “gente normale”: una storia per ciascuna stanza. Ma le guerre nel mondo sono oggi cinquantanove: purtroppo abbiamo l’imbarazzo della scelta.

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